Il modo più rapido per dimezzare il rischio di infarto e ictus: pochi lo fanno davvero

Molte persone cercano soluzioni rapide e semplici per ridurre drasticamente il rischio di infarto e ictus. Pochi però mettono davvero in pratica quelle strategie che, secondo la letteratura medica internazionale e nazionale, consentirebbero di dimezzare la probabilità di eventi cardiovascolari gravi. Per ottenere una svolta tangibile e significativa nella propria salute cardiovascolare, è necessario agire su specifici comportamenti e, talvolta, anche utilizzare terapie farmacologiche quando indicate dal medico. Scoprire quali sono i mezzi più efficaci, supportati dalla ricerca e raccomandati dalle principali società scientifiche, significa dotarsi degli strumenti più sicuri e rapidi per salvaguardare cuore e cervello.

L’importanza dei fattori di rischio modificabili

Il rischio di infarto del miocardio e ictus cerebrale dipende principalmente da una serie di fattori di rischio modificabili e non modificabili. Tra i primi, i responsabili maggiori sono:

  • Fumo di sigaretta
  • Ipertensione arteriosa
  • Ipercolesterolemia
  • Diabete
  • Obesità e sedentarietà

Molte persone sottovalutano quanto sia rapido l’effetto positivo che può derivare dall’abbandono immediato del fumo o dalla correzione intensa della pressione alta e del colesterolo elevato. Smettere di fumare riduce già entro pochi mesi il rischio relativo di infarto e ictus in maniera sostanziale. Anche intervenire con farmaci antipertensivi e statine, nei casi raccomandati, fa diminuire il rischio di eventi cardiovascolari in modo significativo.

La soluzione più rapida: smettere di fumare

Smettere di fumare tabacco rappresenta la singola azione più rapida ed efficace per dimezzare il rischio di infarto e ictus, specialmente nelle persone di mezza età o con altri fattori di rischio concomitanti. Gli studi epidemiologici dimostrano che la riduzione del rischio inizia già dopo alcune settimane dalla cessazione del fumo: la funzione endoteliale migliora, la pressione sanguigna si abbassa, si riducono le infiammazioni sistemiche e la coagulabilità del sangue torna verso valori più fisiologici.

Ciononostante, solo una minoranza riesce a interrompere completamente il consumo di sigarette, per ragioni psicologiche, di dipendenza fisica e motivazionali. Ecco perché, se si desidera realmente dimezzare il rischio nel modo più rapido, la priorità non può che essere l’astensione dal tabacco. Questo beneficio si somma ai vantaggi ottenuti modificando anche gli altri comportamenti a rischio.

Il controllo di pressione e colesterolo: approccio combinato

Sebbene smettere di fumare sia fondamentale, il controllo rigoroso della pressione arteriosa e dei livelli di colesterolo LDL può portare nel breve termine a una ulteriore riduzione del rischio effettivo d’infarto e ictus, soprattutto in chi è già esposto ad un rischio intermedio o elevato. Una delle ricerche più rilevanti in questo ambito è lo studio internazionale HOPE-3, che ha coinvolto oltre 12.000 persone senza malattia cardiovascolare manifesta ma con fattori di rischio.

Questo studio ha dimostrato che:

  • Le statine (farmaci che abbassano il colesterolo) riducono gli eventi cardiovascolari di circa il 25% in pochi anni.
  • Gli antipertensivi sono efficaci nel contenere l’incidenza di ictus e infarto nei soggetti con pressione alta o borderline.
  • L’associazione delle due terapie offre la massima protezione per i soggetti con rischio globale aumentato.

Una persona adulta che segue con costanza le prescrizioni per abbassare colesterolo e pressione, vivendo nel contempo una vita priva di fumo e con attività fisica regolare, è in grado di dimezzare il proprio rischio cardiovascolare già nei primi anni. Tuttavia, solo una minoranza segue con rigore tutte queste raccomandazioni, spesso sottovalutando la rapidità e le dimensioni del possibile beneficio.

Stile di vita: dieta, movimento e controllo del peso

Le linee guida sottolineano l’importanza di un’alimentazione ricca di frutta e verdura, povera di grassi saturi, zuccheri semplici e alimenti ultra-processati. La famosa “Dieta Mediterranea”, composta principalmente da vegetali, cereali integrali, legumi, pesce azzurro, olio extravergine d’oliva e moderato consumo di vino rosso, ha mostrato di ridurre significativamente la comparsa tanto di infarto quanto di ictus.

Anche il movimento regolare gioca un ruolo essenziale: bastano 30 minuti al giorno di cammino veloce o attività moderata per avere un sensibile impatto sulla pressione, sul metabolismo degli zuccheri e sulla salute vascolare. Non vi è necessità di sforzi sportivi estremi, ma di costanza nell’impegno. Le persone obese, inoltre, beneficiando di una perdita di peso anche modesta (5-10% del peso corporeo), vedono ridurre drasticamente il rischio di eventi trombotici e cardiovascolari.

Infine, evitare eccessi alcolici è un altro pilastro: il consumo moderato è ammesso in adulti sani, ma l’abuso di alcol si associa ad aumentato rischio sia di infarto che di emorragie cerebrali.

Attenzione a fibrillazione atriale e malattie silenti

Un aspetto spesso trascurato è quello della fibrillazione atriale, un’aritmia cardiaca che, anche asintomatica, moltiplica il rischio di ictus. Un semplice controllo del polso o della pressione da parte di personale sanitario può indurre un sospetto e portare a cure che salvano la vita, come l’impiego di farmaci anticoagulanti. Anche altre condizioni “nascoste”, come l’ipertensione non diagnosticata, possono essere scoperte con screening periodici e vanno trattate tempestivamente per una protezione cardiovascolare ancora più rapida.

Perché pochi lo fanno davvero?

Sebbene le prove scientifiche sulla prevenzione primaria di infarto ed ictus siano solide e condivise, solo una minoranza delle persone mette in atto le azioni necessarie per ottenere benefici massimi in tempi brevi. Le principali ragioni sono:

  • Mancanza di informazione specifica o sottovalutazione del rischio.
  • Difficoltà a modificare abitudini consolidate (come il fumo o la sedentarietà).
  • Sottostima dell’impatto immediato della combinazione di cambiamenti nello stile di vita e terapie farmacologiche precise.
  • Assenza di un monitoraggio regolare della pressione arteriosa e dei valori ematici.

Implementare seriamente, anche solo per alcuni mesi, queste raccomandazioni consentirebbe di dimezzare rapidamente il rischio di infarto e ictus, potenzialmente salvando migliaia di vite ogni anno, come suggeriscono gli esperti. Tuttavia, senza la convinzione personale e il supporto dei professionisti della salute, la maggioranza continua a trascurare questo patrimonio di conoscenze e opportunità.

Per una vera svolta, dunque, è necessario adottare da subito alcune poche ma fondamentali abitudini: cessare completamente il fumo, seguire una dieta equilibrata, mantenere la pressione e il colesterolo sotto controllo con eventuali farmaci prescritti, e svolgere attività fisica regolare. Solo così si può ottenere rapidamente una drastica riduzione del rischio cardiovascolare e prevenire in modo efficace eventi come infarto e ictus.

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