Che cos’è il lichen: la malattia della pelle che colpisce in silenzio e come riconoscerla

Il lichen è una malattia infiammatoria cronica della pelle, spesso di origine autoimmune, che può colpire non solo la cute, ma anche le mucose orali, genitali e le unghie. Spesso passa inosservato nelle sue fasi iniziali, presentandosi con sintomi che possono essere facilmente confusi con altre patologie dermatologiche. Esistono diverse forme cliniche di questa condizione, tra cui il lichen planus e il lichen sclerosus, che pur condividendo alcuni aspetti, hanno caratteristiche cliniche, aree di coinvolgimento e prognosi differenti.

Manifestazioni cliniche e sintomi da riconoscere

La forma più comune di questa patologia è il lichen planus, che si manifesta con lesioni piatte, pruriginose e di colore variabile dal violaceo al rosso scuro. Queste lesioni hanno spesso una superficie lucida e possono presentare delle striature bianche, chiamate rete di Wickham. Le zone maggiormente interessate sono:

  • polsi
  • caviglie
  • lombosacrale
  • dorso delle mani

Oltre alla pelle, la malattia può coinvolgere le mucose orali (in particolare la mucosa della bocca e delle gengive), dove si osservano chiazze biancastre o ulcere dolorose, e i genitali, con possibili erosioni o placche pruriginose. Le unghie, se colpite, possono andare incontro a deformazioni, con perdita della loro struttura normale o formazione di scanalature trasversali.

Nei casi di lichen sclerosus, invece, il disturbo colpisce preferenzialmente la zona genitale e anale, ma può anche estendersi alla pelle di tronco e arti. Le lesioni appaiono come aree biancastre, sottili e atrofiche, spesso accompagnate da prurito intenso e, nei casi più avanzati, da fissurazioni o piccoli sanguinamenti.

Origini e fattori di rischio

Le cause del lichen non sono ancora completamente chiarite, ma l’ipotesi maggiormente accreditata è che si tratti di una patologia immunomediata, dove il sistema immunitario aggredisce per errore i tessuti della cute o delle mucose. Alcuni fattori possono contribuire o scatenare la comparsa delle lesioni:

  • Predisposizione genetica
  • Infezioni virali (come l’epatite C per il lichen planus)
  • Assunzione di determinati farmaci che possono innescare una reazione immunitaria
  • Stress e altri disturbi sistemici

La patologia tende a colpire soggetti adulti, prevalentemente tra i 30 e i 50 anni, e sembra presentare una leggera prevalenza nel sesso femminile. Alcune varianti, come il lichen sclerosus, colpiscono in percentuali più elevate donne in età postmenopausale, ma possono manifestarsi a qualsiasi età, anche in bambini e uomini, seppure meno frequentemente.

Come riconoscere il lichen: segni specifici e diagnosi

Riconoscere il lichen non è sempre semplice nelle fasi iniziali, vista la varietà delle manifestazioni e la sovrapposizione con altre patologie dermatologiche, come psoriasi, eczema o infezioni fungine. Tuttavia, alcuni segni sono fortemente suggestivi:

  • Prurito intenso, spesso uno dei primi sintomi riferiti dai pazienti
  • Lesioni piatte, poligonali, lucide, di colore variabile dal rosa pallido al viola
  • Superficie reticolare biancastra soprattutto nelle mucose
  • Comparsa simmetrica delle escrescenze cutanee, frequentemente raggruppate
  • Danni ungueali come rarefazione, solchi, opacizzazione o distacco
  • Lesioni genitali e anali, soprattutto nel lichen sclerosus, che si presentano come aree bianche, sottili e fragili

La diagnosi è solitamente clinica, supportata, quando necessario, da una biopsia cutanea che permette di osservare tipiche alterazioni infiammatorie nello strato basale della cute. In caso di coinvolgimento delle mucose, sono utili accertamenti mirati per escludere condizioni infettive o neoplastiche concomitanti. L’esordio silenzioso e la progressione graduale rendono importante prestare attenzione ai piccoli cambiamenti della pelle e delle mucose.

Conseguenze, complicanze e approccio terapeutico

La presenza di lichen, oltre al fastidio fisico dato dal prurito e dal dolore, può avere importanti ripercussioni sulla qualità della vita. La cronicità della malattia porta spesso a recidive, con alternanza di fasi attive e periodi di remissione. In alcuni casi, soprattutto nelle forme orali e genitali, possono svilupparsi lesioni precancerose, motivo per cui è fondamentale il monitoraggio specialistico di lungo termine.

Le possibili complicanze includono:

  • Alterazioni permanenti delle unghie o della struttura cutanea
  • Formazione di cicatrici o aderenze nella zona genitale (più tipico del lichen sclerosus)
  • Ridotta funzionalità delle mucose coinvolte, con conseguente difficoltà nella deglutizione o nei rapporti sessuali
  • Rischio aumentato, seppur raro, di sviluppo di carcinoma squamocellulare in sede di lichen sclerosus cronico

Attualmente non esiste una cura definitiva, ma è possibile tenere sotto controllo la malattia e alleviarne i sintomi. Tra i trattamenti più utilizzati figurano:

  • Applicazione di corticosteroidi topici a lunga durata per ridurre l’infiammazione e il prurito
  • Farmaci immunosoppressori nei casi più gravi
  • Terapie sistemiche (antistaminici, retinoidi, ciclosporina)
  • Evictare/migliorare i fattori scatenanti (sostituzione dei farmaci responsabili, gestione dello stress)
  • Monitoraggio costante delle lesioni orali e genitali per intervenire precocemente in caso di evoluzione maligna

La collaborazione tra medico di base, dermatologo, odontoiatra e, per le forme genitali, il ginecologo o l’urologo, è essenziale per una gestione ottimale della patologia.

In conclusione, il lichen rappresenta una malattia della cute per la quale la diagnosi precoce e una terapia tempestiva sono fondamentali per evitare complicanze e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Chiunque noti lesioni sospette o sintomi persistenti dovrebbe rivolgersi tempestivamente a uno specialista per una corretta valutazione e l’inizio di un percorso di cura adeguato.

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